HABITAT

BRUNO CERASI – 2023

Con questo lavoro Bruno Cerasi riflette sul concetto di atropocentrismo, concentrandosi sulle sue contraddizioni. Ricreando una prigione umana all’interno di un sito naturale, realizzata con legno reperito localmente, Cerasi crea un’inversione nel rapporto tra uomo e natura. Nella presunzione della sua emancipazione, l’uomo non si accorge di vivere in una prigione fatta di oggetti quotidiani, mentre gli animali, veramente liberi dagli obblighi antropici, si avvicinano e osservano il trambusto della vita umana.

L’immediatezza dell’installazione ci spinge a interrogarci sulle priorità della nostra vita, catapultandoci in una dimensione in cui anche il carcere stesso, solitamente destinato ad animali pericolosi, diventa metafora rappresentativa di un atteggiamento dell’uomo, non sempre rispettoso dei confronti con la natura.