volti nella terra

MICOL GRAZIOLI – 2013

A prima vista sembra un solco, forse una buca scavata da un animale. Ci avviciniamo ed è come un passaggio, un vuoto pronto a ricevere. Spingendoci a osservare scopriamo l’impronta in negativo della parte più recettiva del nostro corpo: una maschera che sprofonda nella terra guardandola, ascoltandola e annusandola da dentro. Per realizzare il calco dei visi Micol Grazioli affonda il suo nella terra trattenendo il fiato, alla ricerca di una comunicazione con la natura.

Nel cercare questo contatto si piega sul terreno in un inchino che si presenta come una forma di rispetto, e che si ripete ogni volta che i visitatori della pineta si avvicinano ai volti per osservarli più da vicino. Lo spazio naturale che accoglie l’installazione è definito dal muschio, coltivato spargendo spore sul terreno e sui tronchi degli alberi.